Indicazioni per genitori di “adolescenti problematici”
Tratto da “LINEE GUIDA PER I FAMILIARI”
Programma di Gruppo Multifamiliare
McLean Hospital
Prof. John G. Gunderson e Dott.ssa Cynthia Berkowitz
Pubblicate da:
The New England Personality Disorder Association
(617) 855-2680
L’adolescenza è un periodo critico dello sviluppo caratterizzato da alcuni comportamenti tipici ed alcuni “compiti” da assolvere. Troviamo spesso la messa in atto di comportamenti oppositivi, la ricerca di emozioni forti, l’omologazione della propria identità a quella dei gruppi di appartenenza ecc. Il limite tra “sano” e “problematico” diventa molto labile e risulta spesso difficile fare una diagnosi accurata. Spesso l’intensità, la durata di alcune manifestazioni e la fatica delle famiglie risultano degli indicatori importanti di malessere. Ma come comportarsi di fronte ad adolescenti problematici?
Di seguito riportiamo una sintesi delle linee guida di Gunderson e collaboratori (revisione 2006), esperto di gruppi genitoriali di ragazzi con Disturbi Borderline di Personalità. In generale queste linee guida possono aprire delle aree di riflessione nei genitori di ragazzi in difficoltà’, anche se, non sostituiscono il lavoro psicoterapeutico o psicoeducativo che spesso si consiglia alle famiglie. Gli studi scientifici dimostrano, infatti, che i risultati dei trattamenti sono maggiori quando il lavoro viene integrato ad incontri con le famiglie o di supporto alla genitorialità.
Clima familiare
- Mantenete il clima famigliare alla “giusta temperatura”. I ragazzi con disturbo bordeline di Persoalità hanno una sensibilità maggiore e possono reagire in maniera emotivamente disfunzionale a stress critiche disaccordi. Le critiche ma anche gli apprezzamenti sono normali ma moderateli; mantenete un clima sereno
- Quando ci sono dei momenti di crisi emotiva, fare un lungo respiro ed evitare di reagire emotivamente a questa. Comunicare solo quando siete calmi riducendo la pressione ed il livello delle aspettative.
- Mantenere la routine familiare, i momenti di gioia i contatti con amici e parenti…Nella vita non ci sono solo problemi!
- Trovate il tempo di parlare di argomenti leggeri e neutrali, questo puo’ essere utile per migliorare la relazione
Rispetto agli obiettivi procedere lentamente
- Risolvete problemi a piccoli passi. Lavorate su una sola cosa alla volta. “Grandi” obiettivi conducono all’avvilimento e al fallimento.
- Ricordate che il cambiamento è difficile da raggiungere e carico di paure. Attenzione a sottolineare i “grandi” progressi fatti o a dare rassicurazioni come “Ce la puoi fare”. I progressi possono evocare nei ragazzi con DBP timori abbandonici. Si può evitare di farea ffermazioni come “Hai fatto grandi progressi”, o “ Sono davvero colpito dai cambiamenti che hai fatto”. Tali messaggi implicano che pensate che stanno bene ed hanno superato i loro problemi. Anche affermazioni di rassicurazione come “Questa cosa non era così difficile “Sapevo che ce l’avresti fatta”, suggeriscono che state minimizzando le loro difficoltà. Affermazioni come “ I tuoi progressi mostrano che ti stai davvero impegnando” possono risultare più empatiche e meno rischiose.
Gestione delle crisi
- Non assumete atteggiamenti difensivi di fronte alle accuse o alle critiche. Per quanto ingiusto, dite poco e non litigate. Accettate di essere feriti. Convenite con quanto di vero c’è nelle critiche che vi vengono mosse. Quando le persone che si amano si arrabbiano l’una con l’altra, possono anche volare insulti pesanti per la rabbia. Questo accade particolarmente alle persone con DBP perché sperimentano una rabbia intensa. L’atteggiamento più saggio è quello di porsi in ascolto senza litigare.La cosa che più desidera una persona è essere ascoltata. Se ritenete che vi sia del vero in quello che vi viene detto, ammettetelo con una frase del tipo“ Credo che tu sia sulla strada giusta”. “Mi rendo conto che ti ho offeso e mi dispiace”. .. Le persone apprezzano il fatto di essere ascoltate e di vedere riconosciuti i propri stati emotivi
- Quando il ragazzo mette in atto dei comportamenti a rischio o minacciosi non ignorateli. Non fatevi prendere dal panico. Va bene sapere. Non mantenete segreti su questi aspetti. Parlatene apertamente con il vostro familiare ed assicuratevi che i clinici ne siano a conoscenza
- Affrontare i Problemi collaborando apertamente. Quando cercate di risolvere i problemi di un componente della famiglia, SEMPRE: Coinvolgete il componente della famiglia nell’individuazione di ciò che si deve fare. Chiedete se la persona è in grado di “fare” ciò che è necessario per la soluzione. Chiedete se vuole che “facciate” ciò che è necessario.
Regole
- Stsabilire limiti e regole chiare. Stabilite delle regole, affermando i limiti della vostra tolleranza. Comunicate le vostre aspettative con un linguaggio chiaro e semplice. Tutti hanno bisogno di sapere ciò che ci si aspetta da loro. Il modo migliore per esprimere un’aspettativa è evitare qualsiasi tipo di minaccia. Per esempio, una persona potrebbe dire “Voglio che tu faccia una doccia almeno a giorni alterni”. Quando espressa in questa maniera, l’affermazione attribuisce la responsabilità all’altra persona nel soddisfare l’aspettativa. Spesso in queste situazioni i familiari sono tentati di rinforzare le aspettative associando delle minacce. Quando si propende per questo, uno potrebbe dire “Se non fai una doccia almeno a giorni alterni, ti chiederò di andartene di casa”.Siate cauti nel ricorrere a minacce o ultimatum. Sono l’ultima risorsa. Non usare minacce o ultimatum come mezzi per ottenere un cambiamento.
Tratto da “LINEE GUIDA PER I FAMILIARI”
Programma di Gruppo Multifamiliare
McLean Hospital
Prof. John G. Gunderson e Dott.ssa Cynthia Berkowitz
Pubblicate da:
The New England Personality Disorder Association
(617) 855-2680