E’ molto facile che in un gruppo di persone le emozioni si propaghino come se si potesse esserne contagiati. Questo spiega alcuni fenomeni sociali che portano gli individui ad allorntanare attivamente o passivamente chi “emana emozioni dolorose”. Pensiamo a quando i malati mentali venivano torturati o costretti ai margini della società quasi a voler annientare il dolore che potevano suscitare. Pensiamo a tutte le volte in cui i ragazzi un po’ ansiosi ed insicuri vengono bullizzati o quando un “diverso” viene picchiato. Questi sono situazioni estreme con cui si cerca di distruggere lo stimolo che procura il vissuto di dolore, ma ci sono moltissimi esempi nel quotidiano di tutti noi che ci inducono a pensare che l’emozione dell’altro possa essere rispecchiata dentro di noi tanto da doverla allontare quando dolorosa. I responsabili? i neuroni specchio ovvero dei neurono localizzati nella corteccia frontale solitamente implicati nella preparazione di un movimento. Quando qualcuno compie un’azione, un gesto o esprime un emozione, si attivano dei neuroni nella nostra corteccia frontale come se dovessimo imitarlo. I neuroni specchio sono responsabili dell’imitazione delle emozioni dell’altro o dell’imitazione dei gesti. Grazie ai neuroni specchio i bambini imparano rapidamente il linguaggio o a compiere dei movimenti. I neuroni specchio sarebbero responsabili del contagio emotivo e di alcuni fenomeni di massa come la violenza nelgi stadi. Fortunatamente il sistema nervoso è fortemente complesso ed include neuroni eccitatori ed inibitori meno soggetti ad una cieca imitazione. Il nostro comportamento non è quindi una pura riproduzione delle condotte altrui ma è importante sapere che esistono meccanismi estremamente primoridali alla base di alcuni comportamenti.